Negroponte: il notebook da 100 dollari
Il guru torna a farsi sentire. Nicholas Negroponte, mente del progetto e guida dell'organizzazione no profit "The One Laptop Per Child", ha arringato gli intervenuti al LinuxWorld in corso a Boston per lanciare un allarme: la versione di Linux utilizzata per il Pc a basso costo nato per i bambini e le scuole dei Paesi in via di sviluppo soffre degli stessi problemi di codice ("code bloat", codice gonfio, l'espressione usata da Negroponte) lamentati da Windows.
In poche parole il sistema operativo è troppo voluminoso per essere "contenuto" nel mini notebook (esiste quindi un'incompatibilità fra hardware e software di base) che nelle intenzioni dell'associazione dovrebbe raggiungere fra i 5 e i 10 milioni di "utenti" in India, Cina, Brasile, Argentina, Thailandia, Egitto e Nigeria entro il primo trimestre del 2007.
Accolta e supportata con grande enfasi anche dalle Nazioni Unite, l'iniziativa ha invece trovato in Bill Gates un fiero critico; secondo l'architetto di Microsoft il prodotto in oggetto dovrebbe infatti utilizzare schermi migliori e maggiore potenza di elaborazione. Assorbita con stile la tirata d'orecchi, Negroponte ha più volte ribadito come il laptop "low cost" abbia fra i propri requisiti il fatto di essere leggero, sottile e veloce e quindi confermato come con Redmond siano in corso sviluppi per portare dentro il "computer per i bimbi" una versione ad hoc di Windows Ce. Un'altra guerra Linux contro Windows alle porte? Speriamo vivamente di no, almeno in questo campo.
Ma com'è fatto fisicamente e quali sono soprattutto gli attributi di base del notebook da 100 dollari (in realtà l'obiettivo è di far costare il prodotto 135 dollari nel 2007, 100 nel 2008 e arrivare a 50 dollari nel 2010)? Eccoli: Cpu Amd a 500 MHz con 128 MByte di memoria, 512 MByte di memoria flash (non c'è hard drive) e display dual-mode con uno schermo monocromatico da 1.110 per 830 pixel di risoluzione e uno a colori da 640 x 480 pixel.
Proprio la scarsa qualità dello schermo è fonte di grande preoccupazione per Negroponte, che ha inoltre anticipato come la manovella di alimentazione piazzata su un fianco dovrebbe lasciare il posto a un generatore a pedale da collegare a un comune adattatore di potenza (il consumo previsto è di soli 2 Watt).
E la connessione a Internet? Dal cilindro di Negroponte questa la soluzione che permetterebbe ad alunni e rispettivi insegnati di essere sempre in contatto: il laptop sarà predisposto a scaricare dati da un apposito mini server collocato nella scuola attraverso un modulo di rete "mesh", una tecnologia wireless che abilita connessioni in banda larga basate su protocollo Ip utilizzando non un singolo hot spot Wi-Fi ma più punti di accesso e una comunicazione punto-punto.
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